Comfort Zone Body Week 2015: la mia esperienza
Sono stata a lungo dubbiosa sul fatto di scrivere o meno questo post: non mi sento nè pretendo di essere una delle cosiddette “influencer“, ciò non toglie che mi senta un po’ in difficoltà a dover parlare del lavoro di altre persone.
Tuttavia mi è stato fatto notare che così come parlare bene di qualcosa non significhi in automatico far marchetta, allo stesso modo vale il contrario, cioè evidenziare una criticità o uno scontento non significa in automatico rosicare o sputare veleno.
Quindi eccomi qua, a parlare della mia esperienza durante l’ultima Comfort Zone Body Week, che si è tenuta dal 13 al 18 aprile scorsi.
Per chi non sapesse di cosa sto parlando, si tratta di un’iniziativa promossa da [comfort zone] grazie a cui è possibile provare un trattamento Body Strategist a soli 25,00 €: trovo che sia una bellissima occasione che permette di conoscere sia i prodotti che nuovi centri estetici ad un prezzo davvero contenuto e accessibile a chiunque.
L’anno scorso sono stata invitata a provare il trattamento dalla stessa [comfort zone], quest’anno no ma, appunto perchè si tratta di un’iniziativa che mi piace e apprezzo, non ho avuto problemi a prenotare ed andare per conto mio.
Recentemente ero stata al cocktail di inaugurazione di un nuovo centro [comfort zone], molto bello e, caso vuole, pure vicino casa: lo Space Milano Fiera colpisce come prima cosa per la location, una bella villa d’epoca con tanto di giardino fiorito in piena zona Fiera a Milano, indubbiamente un luogo suggestivo.
Anche i servizi che offre sono di livello, gli ambienti gradevoli e accoglienti… insomma, volevo provarlo e la Body Week era l’occasione perfetta.
Non posso muovere nessun appunto sul trattamento, che si è svolto in maniera regolare e precisa, tuttavia non riesco a dire nemmeno di essere uscita completamente soddisfatta.
Perchè mi è mancata la coccola, quel “qualcosa in più” che a mio avviso un centro di quel livello ti deve dare (e che ti rende contenta anche di aver speso quel “di più” rispetto ad un posto più ordinario).
La coccola secondo me è fondamentale in qualunque esercizio commerciale, è il vero valore aggiunto che ti spinge a tornare proprio in quel posto e non in un altro, a maggior ragione in un centro estetico o in una spa in cui il benessere e il relax sono il cuore del servizio.
Più poi si sale di livello, più deve aumentare la cura del dettaglio: non solo arredamento ma anche atmosfera… e qui ho trovato la prima pecca.
La musica di sottofondo, tra l’altro molto bella, si mischiava ad altra musica, forse proveniente dal piano terra del centro, non saprei dire con precisione; trattandosi di due generi piuttosto diversi (uno più rilassante, uno più vivace), in certi momenti la sovrapposizione diventava fastidiosa e non certo adatta a favorire uno stato di profondo relax, tanto più che a volte era condito dalle risate e dal vociare di altre persone.
Nulla di tragico, ma di certo l’ho notato.
Troppo perfettina io? Forse, ma una delle cose che mi aspettavo era un ambiente più ovattato.
Ma la cosa che meno ho gradito è stata l’attività promozionale durante il trattamento.
Ora, non sono nata ieri e lo capisco bene che tutta l’operazione della Body Week è, alla fine dei conti, una promozione, sia dell’azienda che del singolo centro estetico che, giustamente, vuole quanto meno farsi conoscere, farsi provare e, possibilmente, acquisire un nuovo cliente.
Ci sta, fa parte del gioco.
Ma che durante il trattamento mi venisse offerto di valutare l’acquisto di altri pacchetti di trattamenti, ecco quello no.
Per onestà devo dire che l’offerta non è stata fatta in maniera insistente nè imbarazzante, però è stata fatta e questo per me è sufficiente a farmi dire no.
No perchè anche se capisco e mi aspetto le finalità commerciali, non è quello il momento.
No perchè se sono lì è per rilassarmi, per stare tranquilla, e a dirla tutta non ho necessariamente nemmeno tutta sta voglia di parlare.
No perchè voglio godermi il momento, perchè mi sono regalata una coccola e magari non ho voglia di pensare ad altre cose. O non ho voglia di pensare proprio.
No perchè non me ne posso andare, e sono praticamente obbligata a sentire ciò che mi viene detto.
Infine, l’ultima coccola mancata: la zona relax.
Come vi dicevo, avevo già avuto modo di visitare il centro durante il cocktail di inaugurazione, e una della cose che avevo notato con piacere era la presenza di una piccola zona relax, in cui potersi accomodare all’inizio o alla fine dei trattamenti per sorseggiare un po’ di the.
Mi aspettavo, al termine del trattamento, di essere invitata a fermarmi un pochino, tanto più che uscendo dalla mia cabina ci sono passata proprio davanti; invece, pur essendoci delle operatrici, pur essendoci del the pronto sul tavolino… nessuno mi ha offerto nulla.
Si tratta di piccole cose, certo, tuttavia questa è una di quelle piccole cose che fa piacere, che ti fa sentire, per l’appunto, coccolata.
E questo è quanto.
Come vi dicevo, non posso dire di essermi trovata male, perchè oggettivamente tutto si è svolto in maniera regolare, il trattamento è stato eseguito come doveva essere, le tempistiche non sono state ridotte nè affrettate.
Tuttavia è quel “di più” che fa la differenza e che, nel mio caso, è mancato.
Peccato.
certe volte e' più difficile scrivere questi post che review dettagliatissime! E' vero anche io sono come te, se mi devo rilassareci deve essere la differenza, visto che corriamo sempre il fermarsi per il tempo necessario ad andare in un centro e' proprio per la volontà di staccare. 🙂